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Venezia verde: al lido per giardini liberty e oasi naturali

Al Lido, per giardini liberty ed oasi naturali

di Mariagrazia Dammicco

Il cuore verde di un’isola fra città e mare aperto



Fig.1 - Il Lido di Venezia visto dall'alto.
Crediti fotografici: Gian Mauro Lapenna



Frequentato da veneziani e forestieri per la sua spiaggia dalla fine sabbia dorata e per la Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, il Lido racchiude un ricco patrimonio di giardini e oasi naturali da scoprire a piedi o in bicicletta, anche fuori stagione.

Racchiusa fra laguna e mare Adriatico, fino a metà Ottocento quest’isola lunga 11 chilometri era una campagna disseminata di orti, vigne, carciofaie, e anche stalle, fossi, mulini e pozzi che sorgevano accanto a torri di guardia e postazioni militari, che facevano parte dell’antico sistema difensivo della laguna di Venezia.

Venne inaugurato solo nella notte di San Giovanni del 1857 il primo stabilimento balneare del Lido, che nel giro di alcuni decenni diventò una delle spiagge più esclusive d’Europa frequentata da reali e artisti. Il paesaggio rurale venne progressivamente cancellato da ville e alberghi di ispirazione eclettica con inusuali elementi di ispirazione romanica, bizantina, gotica, rinascimentale o montana magistralmente realizzati da progettisti e artigiani in pietra cementizia, ferro battuto, vetro di Murano, ceramiche di Bassano e di Treviso.


Fig.2 - I glicini incorniciano l'ingresso di Villa Lisa, progettata ad inizio Novecento da Giovanni Sardi.

Crediti fotografici: Mariagrazia Dammicco


I giardini ombrosi, che circondano gli edifici, si mostrano oggi con riservata eleganza attraverso le recinzioni affacciate sull’acqua o su strade e viali percorsi da pedoni, biciclette e autoveicoli.

Sbocciano tutto l’anno le fiorite decorazioni dello stile liberty su scalinate, terrazze, torrette, logge ma anche berceau, vasi, statue, panchine. Stretti percorsi in ghiaino si addentrano fra sempreverdi pini domestici e marittimi, cedri del Libano, magnolie, lecci, tassi, palme e pittospori. Aiole bordate da siepi di bosso e folta convallaria accolgono fioriture stagionali e piccoli tappeti di edera.

Da aprile si susseguono scenografici grappoli lilla e bianchi dei glicini, candidi fiori di robinia e gelsomino profumano l’aria, vigorosi oleandri richiamano l’occhio con i loro colori, invadenti convolvoli si avvincono con le loro campanelle, romantiche rose si ergono al sole, rampicanti viti americane e canadesi in autunno si tingono di rosso.

Fra le chiome di platani e aceri che costeggiano il Gran Viale spicca la facciata del Grande albergo Ausonia & Hungaria coperta da mirabili maioliche con figure femminili e motivi vegetali policromi: recentemente restaurata, è un capolavoro del bassanese Luigi Fabris e si estende su una dimensione record di 800 metri quadrati!



Fig.3 - Particolare delle maioliche della facciata del Grande Albergo Ausonia & Hungaria.

Crediti fotografici: Riccardo Roiter Rigoni



All’angolo con il lungomare D’Annunzio si annuncia un’ampia macchia verde di pini, cedri, cipressi, tassi e magnolie: è il bosco rimaneggiato a parco con grande varietà di alberi, opera del paesaggista Tramontin per proteggere la privacy degli ospiti dell’ex Hotel des Bains, celebrato dallo scrittore Thomas Mann e successivamente dal regista Luchino Visconti in Morte a Venezia. Un’ombrosa vegetazione che si rischiara nell’area delle piscine, ridisegnata da Pietro Porcinai dal 1968 al 1971.

Ricchissimo di fioriture è il giardino dell’Albergo Quattro Fontane, che nel nome ricorda le cisterne sotterranee che un tempo raccoglievano l’acqua piovana, filtrata dalle dune sabbiose. Accanto alla Barchessa realizzata negli anni sessanta da Alfeo Pauletta di Pola per la famiglia Bevilacqua, sorge un inatteso chalet opera di inizio Novecento di Giovanni Sicher.

Ancora visibili alcuni elementi cinquecenteschi dell’antico casino che, progettato da Gian Antonio Rusconi con Andrea Palladio per il nobile Daniele Pisani, era luogo di ameni incontri e conversari fra le vigne e nel tardo Ottocento osteria frequentata da poeti ed artisti fra cui Robert Browning.

Un’area assolutamente green del Lido è quella del Circolo Golf Venezia, creato all’inizio degli anni trenta dal conte Giuseppe Volpi di Misurata, allora presidente della Compagnia Italiana Grandi Alberghi: un’area di oltre 100 ettari agli Alberoni, estremità meridionale dell’isola con pini marittimi, salici, pioppi e gelsi attorno a una fortificazione austriaca.

Per chi ama gli ambienti naturali e più selvaggi, a pochi passi c’è anche l’Oasi WWF delle Dune degli Alberoni, dove scoprire un habitat unico prescelto da numerosi uccelli che qui sostano o svernano.



Fig.4 - Le dune in zona Alberoni.

Crediti fotografici: AnnaBella Saccone



Per due chilometri si susseguono la spiaggia nuda, le dune mobili con la vegetazione pioniera, le dune interne con praterie aride e con una flora simile a quella di steppa e infine le bassure interdunali con praterie umide. Alle spalle una pineta di 30 ettari, nata da un rimboschimento realizzato nel dopoguerra. Un altro scrigno di biodiversità è la Riserva naturale dell’area di San Nicolò, all’altro capo dell’isola, verso nord.

Alle spalle di una spiaggia ariosa e profonda una vegetazione tipicamente costiera sopravvive a sabbia e salsedine che la sferzano e incrostano, a piogge che la dilavano, all’intensa evaporazione causata dal sole e dal vento. Un ambiente “estremo” che ci riporta alle origini del Lido.
 


Come arrivare al Lido

Vaporetti e ferry boat ACTV
+39 041 041
www.avmspa.it

Motoscafi Alilaguna
+39 041 2401701
www.alilaguna.it

Come muoversi al Lido

Bus ACTV
Linee A, B, C, V
Call center +39 041 041
www.avmspa.it

Noleggio bici al Lido
Gardin Anna Vallì
+39 041 2760005
Lido on Bike
+39 041 5268019
Venice Bike
+39 041 5261490


Informazioni

Municipalità Lido Pellestrina
www.comune.venezia.it/lido
+39 041 2720511

Oasi WWF Dune Alberoni
www.dunealberoni.it
+39 348 2686472

Circolo GolfVenezia
www.circologol fvenezia.it
+39 041 731333

WigwamClub Giardini Storici Venezia
www.giardini-venezia.it
giardini.storici.venezia@gmail.com
+39 388 4593091
+39 328 8416748


Da leggere, per farsi guidare

  • AA.VV., Lido e Pellestrina. Guida delle due isole maggiori della laguna sud di Venezia, Vianello Libri 2007
  • L. Menetto e L. Vianello, Itinerari illustrati tra storie e leggende dell’isola, Edizioni Voilier, Maglie (LE) 2013
  • A. Rossani, Il Lido dal liberty all’art déco, in Lido. Isola d’oro, a cura di C. Boscolo, P. Lando, F. Tagliapietra, www.venicefoundation.org/pdf/vif23SpecialeLido.pdf
  • D. Simionato Putz, I l Lido. Un ponte tra Venezia e la Grecia, Vianello Libri 2010
  • M. Dammicco, Guida ai giardini di Venezia foto di Gabriele Kostas, La Toletta Edizioni, Venezia 2013 e 2014
  • L'architettura del Lido, dal liberty agli anni '50, catalogo on line della Municipalità di Lido Pellestrina www2.comune.venezia.it/lidoliberty/
  • Il Lido di Venezia tra storia e liberty www.turismo.provincia.venezia.it/turismoambientale/cd_1/itinerari/lido/lido.html
 

Torna al sommario di Detourism Magazine - speciale Le isole della laguna


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